VENTIQUATTRO PERQUISIZIONI PER AVERE MAGGIORI PROVE SUI TRUCCHI PER FAVORIRE ALCUNI CANDIDATI
L’INCHIESTA
NAPOLI -Sono otto in più i concorsi sui quali la procura di Napoli indaga per sospette irregolarità, oltre a quello annullato dal capo della polizia Franco Gabrielli, che riguardava la selezione di agenti di Penitenziaria, per la quale nove persone sono state arrestate nei mesi scorsi.
I «posti» erano in tutto 11.463, banditi tra il luglio del 2015 e il maggio del 2016.
Le prove erano quele per diventare Allievi marescialli del ruolo ispettori dell’Arma, carabinieri in ferma breve, ferma quadriennale nell’Esercito, nella Marina Militare, nella Capitaneria di Porto e nell’Aeronautica e allievi marescialli della guardia di finanza.
I RICORSI
In Maggio si tenne la prova per selezionare 559 allievi agenti della polizia di Stato. Nella prima , svoltasi il giorno 13, ben 194 candidati non hanno sbagliato nemmeno una delle ottanta risposte: un record.
134 hanno commesso un solo errore e 93 ne hanno commessi 2.
In totale 421 persone sono si sono dimostrati praticamente infallibili: il grafico dei risultati registra un’impennata in corrispondenza proprio delle votazioni più alte, quelle superiori al 9.
Un risultato definito da molti sospetto e che ha fatto scattare una serie di segnalazioni all’Authority anticorruzione guidata da Raffaele Cantone che le sta verificando. Intanto il diario degli accertamenti dell’idoneità fisica, psichica ed attitudinale è stato rinviato e dovrebbe essere pubblicato il 17 giugno
I reati ipotizzati vanno dall’induzione indebita a dare o promettere utilità, alla concussione e alla corruzione per istigazione, contestati in concorso e in continuazione.
Il generale dell’Esercito in pensione Luigi Masiello è stato il primo ad essere messo sotto inchiesta per ingerenze nei concorsi per i militari. Due giorni fa, il clamoroso annullamento della prova per gli allievi agenti di polizia deciso da Gabrielli proprio per evidenti tracce di irregolarità.
Si trattava di selezionare 599 futuri agenti.