foto sopra: un corso di sci per clandestini a Colle Isarco, nel 2016
Nel fine settimana un gruppo di minori stranieri non accompagnati sono stati ospiti di una scuola di sci in Friuli.
PARMA- afghani, pachistani, albanesi o algerini approdano sulle piste friulane per imparare a sciare.I clandestini in carico ad una cooperativa locale godono di assistenza medica gratuita , vitto, alloggio ed ora anche di corsi di sci gratuiti.
«I costi per corsi e il noleggio degli sci sono a carico di noi contribuenti – si chiede un assessore regionale della Lega Nord- Il modello di accoglienza che i governi di centrosinistra hanno in mente è questo? Far fare le settimane bianche ai clandestini a nostre spese? È irriguardoso nei confronti di chi, tra gli italiani, non può permettersi di andare sulle piste perché fatica ad arrivare a fine mese. Se la Regione o lo Stato finanziano il divertimento dei richiedenti asilo, lo stesso devono fare con le nostre famiglie in difficoltà che non riescono a mandare i figli a sciare perché costa troppo. O vogliamo continuare a penalizzare la nostra gente? Qualche giorno fa sono stato a fare le analisi del sangue e ho pagato 70 euro per il ticket – aggiunge Mazzolini –. Vicino a me c’era un richiedente asilo che le analisi la ha fatte senza sborsare un euro. Vi sembra una cosa corretta? E’ un’ingiustizia perché molti nostri concittadini indigenti non si fanno visitare in quanto non hanno le possibilità economiche per farlo».
Per ciascuno di loro il Comune assegna alla cooperativa che li segue 70 euro, fondi messi a disposizione dalla comunità europea, con i quali paghiamo l’assistenza medica, i mediatori, gli educatori, il corso di friulano e le passeggiate naturalistiche, piuttosto che l’attività sportiva. In mezzo a loro anche gli ospiti della fattoria sociale, adulti con un passato difficile che hanno intrapreso un programma di recupero e per i quali la comunità riceve 2.500 euro al mese.